La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) con un suo Statuto ufficiale nasce il 17 luglio 2008 e oggi vanta più di 1300 vignaioli iscritti singolarmente o attraverso le associazioni regionali.
La FIVI nasce perchè è chiaro che l’industria e il commercio del Vino hanno interesse a sganciarsi dalle origini, dal territorio, per poter comperare le materie prime in un posto o nell’altro, secondo la convenienza del momento. Ma il vino, soprattutto in Italia, non è una materia prima: è invece un prodotto agricolo, legato al territorio d’origine e quindi va difeso, amato e omaggiato.
Vignaiolo Indipendente é colui che coltiva direttamente la propria vigna, vinifica le proprie uve, ne vende direttamente i prodotti e difende in prima persona il territorio e le proprie diversità, valorizzando l’origine del prodotto come garanzia di qualità.
ll logo FIVI riassume perfettamente questo concetto: un omino che trasporta un cesto d'uva e proietta un’ombra a forma di bottiglia.
L'esistenza del Vignaiolo è essenziale per assicurare al consumatore un vino che abbia un forte attaccamento al territorio. Il Vignaiolo coltiva la propria uva e quindi l’origine del suo vino è certificata dalle fatiche compiute in vigna e in cantina dal vigneron. L’origine non è un fattore secondario soprattutto se si vuole bere un vino che sia realmente vino e non semplice bevanda.
Perché non è vero che tutti i vini commercializzati in Italia e nel Mondo sono legati a un territorio e non tutti i vini che si possono bere hanno un marchio forte di tipicità e di cultura. Noi vogliamo difendere la figura del vignaiolo perché siamo convinti che essa sia essenziale per il futuro delle nostre terre e per quello dell’agricoltura italiana.
Abbiamo aderito alla FIVI perchè il legame con la terra è sempre stato importante per la nostra famiglia: abbiamo sempre vissuto nella terra e dei frutti della terra. Questa terra che ci è stata tramandata attraverso le generazioni, abbiamo ogni giorno il compito di raccontarla attraverso il linguaggio del vino. La terra che coltiviamo “non è nostra”; noi abbiamo solo il dovere di custodirla e di preservarla, per le generazioni future dalle quali l’abbiamo presa in prestito.
Quella che è ”nostra” invece è la responsabilità di essere attenti e precisi nelle scelte agronomiche ( e non solo!) che determinano la salute del territorio in cui viviamo e lavoriamo. Questa responsabilità rappresenta una bussola che orienta tutte le nostre decisioni.
I parametri di ammissibilità alla famiglia FIVI sono stringenti e perfettamente rispondenti alla direzione della ''nostra bussola''. Infatti il Vignaiolo Indipendente deve:
1.Essere protagonista della propria azienda: coltivare le vigne e produrre il vino, curandone direttamente tutte le fasi fino alla bottiglia. LE LASE infatti gestisce in totale autonomia l'intera filiera per realizzare tutti i suoi vini, dalla cura dei propri vigneti, alla vinificazione e affinamento in bottiglia, passando per imbottigliamento e confezionamento, fino alla vendita.
2.Metterci la faccia: mettere tutto o parte del proprio raccolto in bottiglia, sotto la propria responsabilità, con il proprio nome e la propria etichetta.
3.Essere sostenibili: il vignaiolo FIVI rispetta le norme enologiche della professione, limitando l’uso di additivi inutili e costosi, e concentrando l'attenzione sulla produzione di uve sane. La vigna infatti è il primo, fondamentale passo per un vino di qualità.
''Vogliamo essere produttori che vivono e operano in uno specifico territorio e che non si limitano a prendere, ma si prodigano a dare; rispettando, custodendo, tutelando e promuovendo la specifica area in cui lavoriamo. Ed è così che ogni bottiglia racconta la nostra storia, restituendo con gli interessi tutto quello che dal territorio abbiamo preso''.